
Ambiente Sicuro 38 - Buono Mobilità e Bici
Gori Fa 50!
Gori Ecofficina compie 50 anni di attività questo Settembre. Un traguardo importante che vorremo festeggiare con tutti i nostri clienti, ma come fare per le norme di distanziamento sociale? Abbiamo trasformato una difficoltà in opportunità e abbiamo trovato un modo per farvi comunque partecipare ai nostri festeggiamenti. Scopri quale.
Sono passati quasi 6 mesi dalla prima volta che abbiamo parlato dell'attuale Bonus Mobilità 2020. Era infatti il 22 Maggio quando lo abbiamo elencato tra gli incentivi di rilancio introdotti per rispondere al lockdown. Pochi giorni dopo abbiamo quindi spiegato il suo funzionamento e abbiamo anche elencato 10 modelli di bici per cui era una buona idea usarlo. In questi mesi ne è passata di acqua sotto i ponti. Il Buono Mobilità è entrato effettivamente in vigore (e potrà essere richiesto fino al 9 Dicembre 2020) ed è arrivata anche la app a sostegno, realizzata direttamente dal Ministero dell'Ambiente.
In tutto questo di recente si è parlato parecchio del Buono Mobilità, soprattutto in termini di difficoltà tecniche incontrate da chi utilizza in modo autonomo il sistema per richiederlo. Se ne è parlato tanto (e lo abbiamo fatto pure noi) anche in relazione ai monopattini elettrici, spesso legandolo negativamente ai problemi di questi stessi veicoli e dimenticandosi allo stesso tempo che il Buono Mobilità può essere usato anche per altri mezzi come le ben più popolari bici. Vogliamo dedicare quindi questo articolo di Ambiente Sicuro proprio a chi vuole sfruttare il Buono Mobilità per acquistare una bicicletta elettrica. Come è la situazione del mercato ad oggi? Prima di iniziare, però, ti ricordo che ogni venerdì escono i nostri articoli dedicati all'ambiente e alla mobilità sostenibile e che per restare aggiornato ti puoi iscrivere alla nostra newsletter. Bastano due veloci clic ed è completamente gratuita!
Il buono mobilità non viene accettato?
A farsi un giro sul web in merito a come è stato accolto il Buono Mobilità 2020, ce ne è davvero per tutti i gusti. Tralasciando chi critica l'incentivo perché "quei soldi potevano essere usati altrove", senza comprendere l'importanza della mobilità sostenibile per la sopravvivenza umana e il fatto che tutta la struttura a sostegno del Buono Mobilità è connessa ad una serie di iniziative e fondi europei, e chi denuncia l'esaurimento rapido dei fondi, pur essendo chiaro che ne saranno stanziati altri (e infatti si dice già che il governo investirà altri 100 milioni), la maggior parte delle lamentele viene diretta proprio al mercato della bicicletta elettrica, quello che dovrebbe essere più attivo e preparato ad una manovra di questo tipo.
Tra i molti commenti/post/messaggi c'é anche chi addirittura sostiene che i buoni derivati da questo incentivo vengano rifiutati dai negozi convenzionati. Una situazione che, fosse reale, sarebbe a dir poco assurda. Fortunatamente un veloce test a opera dello staff di vaielettrico (qui il sito principale) ha dimostrato che così non è e, anzi, molti rivenditori sono più che disponibili a soddisfare le esigenze di chi ha richiesto o vuole usufruire del Buono Mobilità. D'altronde come potrebbe essere altrimenti? Sarebbe strano che, in un momento di difficoltà simile, un commerciante rinunci alla vendita, anche in caso di ritardi nel rimborso o essendo obbligato ad appoggiarsi ad una piattaforma di e-commerce o a un distributore esterno.
La varietà di bici è limitata?
Tuttavia, a prescindere dalle critiche poco credibili, appare chiaro che non è tutto rose e fiori. Se è vero che i Buoni Mobilità vengono tranquillamente accettati dai rivenditori, è altresì vero che la varietà delle bici offerte è davvero molto, molto limitata. Questo vale sia in termini di prezzo, visto che sembra sia davvero difficile trovare una bici elettrica che costi meno di 900 euro (e la media è in realtà intorno ai 1500 euro), che in termini di tipologia di bici. Se acquistare una bicicletta elettrica urbana standard non presenta particolari difficoltà, pare che trovare una mountain bike elettrica o una bici elettrica per bambini che costi meno di 1800/2000 euro sia un'impresa che rasenta l'impossibile.
Ora, è chiaro che dietro a questa mancanza c'é soprattutto un difetto che risiede alla base di chi le biciclette elettriche le costruisce. Tale veicolo è, infatti, sempre stato visto come elemento portante della mobilità urbana e i modelli sviluppati a tale fine sono decisamente più numerosi di quelli che vengono invece pensati per l'utilizzo fuoristrada. Tuttavia questo non è l'unico problema dietro la situazione attuale. Infatti, la bontà dell'incentivo (si parla di uno sconto che può arrivare a sottrarre il 60% del costo totale) ha portato ad un aumento esponenziale delle vendite che, però, si sono sommate alle difficoltà logistiche/produttive derivate dalla pandemia. Il sistema di produzione non riesce a stare al passo con la domanda, ma non è un problema italiano, ma direttamente europeo! Detto questo, molti rivenditori già stanno correndo ai ripari, richiedendo il Buono Mobilità per poi, con la massima trasparenza possibile, invitare il compratore ad avere pazienza nell'attendere la propria bici elettrica. D'altronde la situazione mondiale è quella che è.
Consigli per gli acquisti
Concluse le doverose premesse dei paragrafi precedenti, va comunque detto che l'offerta delle biciclette elettriche è più che sufficiente a soddisfare i bisogni legati alla mobilità urbana. I modelli di qualità che, sfruttando lo sconto del 60% con tetto massimo a 500 euro del Buono Mobilità, rappresentano un acquisto vantaggioso, non sono pochi. Armony, Atala, Askoll, Cicli Adriatica, anche limitandosi ad acquistare da marchi italiani, la scelta è varia. Personalmente, noi di Gori Ecofficina/EcoMotion abbiamo deciso di puntare su FIVE che propone i veicoli elettrici dei marchi Wayel e Italwin.
Wayel offre, per esempio, nella linea Ubran il modello Vento (che puoi vedere nella foto qua sopra). Questa è una bici con forcella e sella ammortizzate, cambio integrato Shimano Nexus e manutenzione ridotta al minimo, tutto per un costo che oscilla tra i 1000 e i 1300 euro. Se si cerca qualcosa di ancora più comodo e resistente, invece, è Italwin che propone una soluzione urbana semplice e stabile con EASY. Il costo varia anche qui dai 1000 ai 1500 euro e la bici presenta un motore posteriore, uno stile minimal molto pulito e un cambio Shimano a 7 rapporti.
Ti ricordiamo che Gori Ecofficina è anche EcoMotion, negozio/officina dedicato alla mobilità sostenibile a 360°. Vienici a trovare o prenota una visita di controllo sul tuo mezzo!