
Ambiente Sicuro 47 - Le Auto Elettriche Inquinano!
Nei nostri articoli Ambiente Sicuro ci siamo spesso posti a difesa delle auto a motori tradizionali (l'ultima volta qui), cosa che potrebbe far pensare ad un nostro "schieramento" contro la mobilità elettrica. Non potrebbe esistere conclusione più falsa perché, in realtà, troviamo semplicemente inutile questa "guerra mediatica" che sembra ormai dominare in lungo ed in largo il settore automotive, non a caso abbiamo spesso parlato anche dei veicoli elettrici (tipo settimana scorsa). Il nostro obiettivo non è favorire questo o quello, ma semplicemente istruire i cittadini ed opporsi alla diffusione di "voci false."
Se però fino ad adesso le principali vittime dei media erano stati proprio i motori tradizionali (soprattutto il diesel), di recente abbiamo visto prosperare un partito di negazionisti della mobilità elettrica che, proprio come in una guerra, si schiera ad ogni costo contro di queste. Peccato che i motivi che spesso usano nelle loro dichiarazioni siano altrettanto pretestuosi di quelli usati negli attacchi ai motori termici. Nell'articolo Ambiente Sicuro di oggi vediamo perché. Prima di iniziare, però, ti ricordo che ogni venerdì escono i nostri articoli dedicati all'ambiente e alla mobilità sostenibile e che per restare aggiornato ti puoi iscrivere alla nostra newsletter. Bastano due veloci clic ed è completamente gratuita!
L'auto elettrica è inquinante!
Anche se non sei parte del settore automotive, avrai sicuramente letto o sentito dire che le auto elettriche non solo non sono davvero ad emissioni zero, ma sono addirittura più inquinanti di quelle tradizionali! Una frase che riprende due dichiarazioni molto forti rilasciate da Akyo Toyota, presidente dell'omonima casa di produzione, e da Franz Fehrenbach, presidente del consiglio di sorveglianza della Bosch. Tali interventi sono basati sul fatto che produrre le batterie alla base della mobilità elettrica emette così tanta CO2 da azzerare completamente l'assenza di emissioni locali derivate dalla stessa.
Ovviamente i media non potevano lasciarsi sfuggire questa occasione ghiotta di "sbugiardare" gli operatori del settore. Così sia all'estero (Vaielettrico segnala un articolo del quotidiano tedesco BILD, ma sono sicuro che se ne potrebbero trovare molti altri) che in Italia sono proliferate le uscite dove si "smascherava questa grande truffa." Tra tutte sempre Vaielettrico segnala l'articolo soprastante del quotidiano Italia Oggi firmato da un ex top manager del gruppo Fiat (che attacca direttamente Tesla e Elon Musk), ma nelle ultime settimane si sono visti discorsi simili su molti giornali. La conclusione sembra quella che "le auto elettriche inquinano, sia nel fabbricare le batterie che nel produrre energia elettrica, e per questo sono solo una grande scusa per farci piegare alla legge delle lobby elettriche (???)".
Il ciclo di vita delle auto
Affrontata la polemica, scendiamo un attimo dalla sedia del cospiratore ed analizziamo la questione da un punto di vista scientifico, facendo una premessa: qualsiasi consumo di energia implica emissioni di CO2. Qualsiasi. Se vogliamo misurare le emissioni dell'intero ciclo di vita di un'auto, non c'é niente di male, anzi, sembra che la stessa Unione Europea si stia muovendo in questa direzione, ma bisogna fare un confronto alla pari, ovvero prendendo in esame non solo il ciclo di vita delle auto elettriche, ma anche quello delle auto termiche. Perché si, anche le industrie che producono questi veicoli emettono CO2. E' stato persino creato uno strumento per calcolarlo che si chiama Life Cycle Assessment, un'analisi standardizzata secondo le norme ISO e quindi riconosciuta come oggettivamente valida.
Ma abbandoniamo gli studi teorici per muoverci nel pratico prendendo ad esempio le Mercedes. Questa casa di produzione pubblica dal 2005 l'impronta ecologica delle sue vetture e permette quindi di avere dei dati di comparazione efficaci per calcolare le emissioni CO2 del loro ciclo di vita. AlVolante ha, per esempio, paragonato l'elettrica EQC e la GLC 350e 4MATIC ibrida plug-in, entrambe a trazione integrale e costruite sulle stesse linee (il passo è identico). E' stato poi considerato un arco di 200.000 km e la variabile dell'origine dell'energia impiegata (se da centrale idroelettriche o termiche). I risultati possono essere visti nel grafico a torta qua sopra (o letti nell'articolo originale) e di base vedono sempre vincere le auto elettriche che, a pari ciclo di vita, hanno emissioni di CO2 inferiori.
E' meglio una fasciatura di fortuna o morire dissanguati?
Concludendo, quindi, se è vero che le auto elettriche non sono assolutamente a emissioni zero e che le auto termiche non vanno demonizzate, soprattutto quelle di ultima generazione e quando il vero problema sono delle decisioni politiche che sembrano ignorare la realtà dei fatti, è altrettanto vero anche l'opposto e bisogna far attenzione a non crocifiggere la mobilità elettrica per colpe che non esistono. Anche se l'energia elettrica usata non proviene da fonti rinnovabili, le auto elettriche producono comunque meno CO2 rispetto alle auto termiche nel 95% dei paesi del pianeta (sono esclusi i posti dove l'elettricità è generata quasi completamente a carbone).
Che poi che l'elettrico abbia ampi margini di miglioramento non è certo un mistero. E' una consapevolezza che hanno molti operatori del settore che lo sostengono e promuovono. Il punto è che l'elettrico non può, al momento, sostituire il termico ed infatti si mira ad un mix energetico che ci permetta di "resistere più a lungo" nell'attesa di perfezionare una soluzione più efficace. Il punto è: se cadi da una rupe e ti fratturi una gamba, preferisci una fasciatura di fortuna per zoppicare fino ad un posto sicuro o morire dissanguato sul fondo? Il concetto di fondo della mobilità sostenibile è, per ora, proprio questo.